IV sec. a.C. Licofrone
Le acque di Forco e del Lago dei Marsi ed il fiume Pitonio sotto la terra nelle oscure profondità delle caverne.
19 a.C. Publio Virgilio Marone, Eneide libro VII versi 759-760
Ombrone, te il bosco di Angizia, te il Fucino dall’onda cristallina
Te piansero i limpidi specchi dell’acqua
19 a.C. Servio
… Si dice che quando Medea lasciò i Colchi, segui Giasone, giunse in Italia presso certi popoli chiamati Marrubi, i quali Abitavano Attorno all’immenso lago Fucino come attorno a un mare, a causa dell’estensione dell’acque insegno i rimedi contro i serpenti…
79 d.C. Gaio Plinio secondo detto il Vecchio, storia naturale, libro III, capitolo (17), paragrafi 106 e 108; libro IX, Capitolo (37), paragrafo 75; libro XXXVI, capitolo (24), paragrafo 124.
Segue la quarta regione, che comprende le popolazioni più valorose, d’Italia… Dei Marsi fanno parte Anxa, Antino, Luco Fucente, Marruvio. Agli Albensi appartiene Alba, sita preso il presso il Lago Fucino.
Soltanto nel lago Fucino vi è un pesce che nuota con otto pinne
Secondo Gelliano, fu inghiottita dal lago Fucino la città marsa di Archippe, fondata da Marsia duce dei Lidi; …
79 d.C. Plinio il vecchio (Storia Naturale)
…fra le opere più memorabili dello stesso Claudio, io annovererei anche il traforo della montagna che servirà ad evacuare l’acqua da lago Fucino, opera condotta con spese inenarrabile e moltissimi operai per tanti anni … e che tutto il lavoro si sia svolto sotto terra nelle tenebre, non può immaginarlo se non chi lo ha visto, e non si può descrivere con parole umane!
Naumachia – Publio Cornelio Tacito – Annali libro, XII -110 d.C.
Claudio fece equipaggiare triremi e quadriremi con diciannovemila uomini; all’interno dispose un cerchio di zattere per impedire fughe disordinate, lasciando tuttavia uno spazio sufficiente per la spinta dei remi, per le manovre dei piloti, per lo slancio delle navi e, insomma, per tutte le consuete esigenze di uno scontro navale. Sulle zattere erano schierati manipoli e squadroni delle coorti pretorie e davanti a loro erano stati eretti dei ripari da cui potevano manovrare catapulte e balestre. Il resto del lago era occupato da marinai della flotta su navi fornite di ponti.
Le rive del lago, i colli e le cime dei monti si riempirono, come se sì trattasse delle gratinate di un teatro, di una folla immensa accorsa dai municipi e persino da Roma, per curiosità o per atto di omaggio verso il principe.
Presiedeva allo spettacolo l’imperatore stesso, avvolto i uno splendido mantello. E Agrippina, che spiccava con non lontano da lui in una clamide dorata. I combattenti, benché si trattasse di criminali, si batterono da uomini valorosi e, dopo spargimento di sangue, fu loro concesso di sospendere il massacro.
120 d.C. Gaio Svetonio (Vita dei Cesari)
“… trentamila schiavi furono impiegati nel lavoro per la durata di 11 anni” “… in questo spettacolo si affrontarono una flotta sicula e una Rodiese, di dodici triremi ciascuna e il segnale di tromba fu emesso da un Tritone d’argento che , grazie a un congegno meccanico, era emerso dal centro del lago” ma poiché ai combattenti che gli dicevano <Ave, imperatore, coloro che si accingono a morire ti salutano > egli aveva risposto <non è detto!> nessuno voleva più combattere, deducendo da quella battuta di essere stato graziato. Allora egli, dopo aver esitato a lungo se farli uccidere tutti col ferro col fuoco, alla fine balzò giù dal suo posto e corse lungo il lago, caracollando in modo abbastanza ridicolo e li spinse a combattere, vuoi con le minacce, vuoi con le preghiere.
1680 Raffaele Fabretti – storico ed archeologo
… Questo Lago di Fucino famosissimo per la sua grandezza e per il valore militare di un tempo dei Marsi che abitano tutt’intorno alle sue rive, è tanto celebre le continue citazioni sia dei Greci … (Licofrone – IV sec. a.C.) … né Febonio né alcun altro vide, un eccezionale testimonianza di questa cosa, che ancora oggi rimane nelle vicinanze; il tempo, dico, del fiume Pitonio o Piuttosto del genio dello stesso lago, lì edificato. Certamente tra le rovine della chiesa che un tempo sovrastava questa caverna ed era dedicata a san Vicenzo Martire, le parti che sono rivolte al Lago e al Pitonio sono costruite in opera quadrata e sono di egregia e antichissima fattura…
1791 Sir Richard Colt Hoare (storico e archeologo inglese)
“…io dubito molto che i limitati mezzi del Re di Napoli Possano essere sufficienti alla ricostruzione die questo nobile esempio di industria imperiale, perché, con il passare del tempo, i pozzi e i cunicoli sono stati probabilmente riempiti e devono essere ripuliti con lo stesso lavoro che fu necessario per la loro primitiva costruzione…”
1856 Ferdinand Gregorovius (storico tedesco)
…vedemmo per via uomini occupati a costruire strade, ponti, tagliare pietre; tutta una vita febbrile di lavoro, prodotta dalle opere di prosciugamento
… mi aspettavo uno specchio d’acqua scintillante ed azzurro, e vidi un lago oscuro per ombra del cielo dei monti… Ma quando ci fummo avvicinati, a circa un’ora di distanza, esso ci cominciò a sorriderci azzurro..
1863 Alexandre Dumas (la Marsica e il fucino)
“Il principe Alessandro Torlonia terminò un’opera ideata da Cesare, creduta irrealizzabile da Augusto, tentata da Claudio, ripresa inutilmente da Adriano e Traiano e che nel corso di diciassette secoli aveva reso invano gli sforzi di Federico II di Svevia, di Alfonso d’Aragona, del contestabile Colonna e di Ferdinando IV. Vedete bene che valeva la pena di deviare di poche miglia il cammino per ammirare un’opera che l’antichità, se avesse saputo compierla, avrebbe chiamato l’ottava meraviglia del mondo”
1864 Fabio Gori (Guida storico artistica dei paesi intorno al Lago Fucino)
…trattandosi di una operazione difficilissima a compiersi e sulla quale stavano fissi gli occhi dell’intelligenti di ogni nazione, il principe istituì le più scrupolose ricerche per iscoprire e procurassi ingegneri di merito incontrastabile. (de Montricher- svizzera-Bermont-brisse-
1880 Emanuel Fernique – Scuola Normale Superiore, Parigi (La Regione dei Marsi)
…i francesi, che recentemente si sono preso incarico di prosciugare tutto il Fucino, hanno ritenuto che Claudio non volesse prosciugare tutto il lago, ma solo togliergli la maggior parte di acqua… Ciò fu fatto a bella posta, forse per rispetto alla religione dei Marsi che onoravano il Fucino come un Dio.
1893 Salvatore de Filippis
“Tra le più ardite, importanti e utili opere del nostro secolo va annoverata quella del prosciugamento del Fucino, una delle opere idrauliche più importanti che sia stata finora eseguita…
1895 Kurt Harsert (prof. Università di Lipsia)
…il proscugamento del lago di Fucino, eseguito con dispendio immenso e ammirevole sagacia, è un’opera d’arte e civile di primo ordine e rappresenta una delle più importanti opere idroelettriche della nostra epoca; e il lago di Fucino è il più vasto mare interno che sia stato finora disseccato con metodi artificiali.
Secondo Svetonio, furono occupati per undici anni senza interruzione, 30.000 schiavi.
Le spese di costruzione assorbirono una somma enorme da 250 a 289 millioni di lire …
… dopo i lavori di Traiano l’acqua si ritiro ancora di più: la bassura divenne la sede di un’agricoltura fiorente, e lungo le rive del fiume, tanto malsane una volta, i ricchi abitanti della capitale impiantarono le loro ville. Per la sorveglianza e manutenzione dell’emissario venne istituito una speciale autorità che durò fino ai tempi delle invasioni barbariche.
1901 F. Rizzati (Storia Naturale)
“fra le più grandi imprese del secolo nostro è da annoverarsi il prosciugamento del lago Fucino, opera meravigliosa la quale non ha riscontro nella istoria, se non nello scavo del lago di Meride, co’ suoi argini giganteschi, opera di Amenema II, dell’ultima dinastia dell’antico regno, dodici secoli prima di Omero”