LE PAROLE DELLA PIETRA

Le Parole della Pietra: questo è il nome che abbiamo voluto perché il nuovo Museo Lapidario evochi subito il significato di queste pietre inscritte che, come già accennato in un’altra presentazione, ci trasportano con il loro carico di sentimenti ed emozioni, raccontando episodi della vita. pubblico, ma anche piccolo quotidiano. I materiali epigrafici esposti in questa nuova mostra sono presentati con rigore scientifico, ma non è stato trascurato l’aspetto didattico ed emozionale, che fa la differenza per il profano e che rende preziose le antiche testimonianze.
La saletta dedicata ad Avezzano prima del terremoto del 1915, che introduce al museo, testimonia il passato di una città scomparsa e totalmente sconosciuta, dove gli stemmi nobiliari, il magnifico portale della Chiesa di San Nicola, i capitelli del il duomo di San Bartolomeo e un’ex fonte battesimale di una chiesa non identificata, invitano un sentimento di appartenenza quasi estraneo alla nuova gente di Avezzano e allo stesso tempo nostalgia per ciò che non c’è più.
Le altre sezioni, dedicate alle iscrizioni antiche, raccolgono le reliquie di un glorioso passato: dal dittatore Silla a Poppedio Silone, capo della Lega Italica, alle epigrafi di Alba Fucens, Marruvium, Lucus Angitiae, Ortona dei Marsi.

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